La Nuova Sardegna - 28.05.2009

L’associazione ha coinvolto anche gli alunni di elementari e medie

Scuole in campo per salvare Orolìo

SILANUS. «Per salvare Orolìo ci sono anch’io!», questo lo slogan col quale l’associazione culturale “Salvamos Orolìo-Salvamos sos Nuraghes” ha coinvolto gli alunni della scuole media ed elementare di Silanus in iniziative di sensibilizzazione verso lo stato dei monumenti presenti nel territorio del paese, che in Sardegna è uno dei più ricchi di emergenze archeologiche.

La collaborazione con la scuola è stata intrapresa nell’ambito delle attività previste dallo statuto. Nell’iniziativa sono stati coinvolti tutti gli alunni delle prime tre classi della scuola primaria e una prima classe della scuola secondaria di primo grado. Le prime giornate di sensibilizzazione verso la tutela del patrimonio archeologico si sono svolte nei giorni scorsi, un’altra sarà dedicata alla presentazione di un lavoro di gruppo sui nuraghi.
Agli alunni che hanno partecipato all’iniziativa sono stati spiegati i nuraghi e la tecnica di costruzione dei nuragici con l’ausilio di supporti multimediali, ma anche di disegni, foto e video che l’associazione si propone di rendere disponibili sul proprio sito web. Gli scolari hanno particolarmente apprezzato la visita virtuale all’interno di nuraghe Orolìo, uno dei più ben conservati in Sardegna che però rischia di crollare. «I primi due incontri - si legge in un comunicato dell’associazione - si sono conclusi con la visita al sito archeologico monumentale di Santa Sarbana, dove con l’ausilio degli insegnanti, della professoressa Rina Manca e della guida turistica Maria Pia Scala, gli alunni hanno potuto osservare le caratteristiche costruttive del nuraghe. Grazie al lavoro preparatorio svolto dagli insegnanti tutti i bambini si sono dimostrati particolarmente interessati al precario stato di conservazione del nuraghe Orolìo, tanto da coniare un simpatico slogan “Per salvare Orolìo ci sono anch’io!” urlato a squarciagola durante l’attraversamento del paese e nel viottolo campestre che conduce al nuraghe. Vista la positiva accoglienza riservata all’iniziativa dalla dirigente Claudia Capita, dalle insegnanti e dagli alunni, l’associazione programmerà altre iniziative affinché le nuove generazioni dei silanesi maturino una maggiore consapevolezza dell’enorme patrimonio archeologico e monumentale presente nel territorio dove vivono».(t.g.t.)