L'Unione Sarda - 01.10.2008

SILANUS Nuova denuncia pubblica

«Il nuraghe Orolio è da salvare ma il Governo tace»

La parola d'ordine è sempre la stessa: “Salviamo Orolio”, evitando il crollo del nuraghe simbolo della Sardegna centrale. Le iniziative per salvare l'antico sito si intensificano e la pressione per far intervenire il Ministero si fa sempre più insistente.
C'è anche l'adesione di Giovanni Lilliu e di numerose associazioni culturali di tutta l'Isola ma da Roma in risposta pare arrivi solo un assordante silenzio. Questo nonostante l'amministrazione comunale, col supporto di un comitato scientifico, avesse inviato una dettagliata relazione al Consiglio dei ministri già diversi mesi fa senza ottenere nessuna risposta.
Non si ferma in nessuna maniera, quindi, l'azione dell'associazione culturale “Salvamos Orolio, salvamos sos nuraghes”. La stessa, per mantenere vivo l'interesse ed esercitare una ulteriore pressione sugli enti preposti, organizza un ciclo di incontri denominati “Orminas de sos mannos” (sulle tracce degli avi) per sensibilizzare l'opinione pubblica alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico. Il primo incontro è stato fissato per venerdì prossimo, presso l'auditorium comunale intitolato a Peppino Fiori: qui alle 18 il parroco don Giovanni Chirra, esperto di storia e civiltà antiche, terrà una conferenza sul tema “Dal paganesimo al cristianesimo”. Il 17 ottobre, nello stesso auditorium e alla stessa ora, il professor Franciscu Sedda, presenterà il libro “La vera storia della bandiera dei sardi”, nel quale ha ripercorso gli ultimi mille anni della storia isolana. Il 31 ottobre la professoressa Rina Manca e l'architetto Noemi Cappai parleranno di Orolio e delle risorse archeologiche del paese. Il 14 di novembre Michele Murgia presenterà, invece, il libro “Viaggio in Sardegna”. Il ciclo degli appuntamenti si concluderà il 28 di novembre, con la conferenza dell'archeologo Alfonso Stiglitz sul tema “Perché la Sardegna non è Atlantide”.
Intanto le iniziative per salvare l'antico nuraghe proseguono anche con il supporto del sito internet curato dai responsabili dell'associazione “Salvamos Nuraghe Orolio, dove è ancora presente il testo della petizione già inviata all'amministrazione regionale e al Consiglio dei ministri. La messa in sicurezza del nuraghe è stata inserita anche in un bando per l'utilizzo dell'otto per mille e per il recupero e messa a norma di sicurezza dei monumenti archeologici importanti. Il nuraghe di Orolio ha tutte le qualità per essere classificato un grande monumento, almeno secondo gli esperti e la stessa Soprintendenza.
FRANCESCO OGGIANU