L'Unione Sarda - 11.01.2009

L'impegno del sito web “Conchitortos” per salvare il monumento di Orolìo

Set pubblicitari nei nuraghi pericolanti
La Lega si presenta in Sardegna col logo di Santa Sabina.
Dopo la campagna di una marca di birra, migliaia di adesioni via internet alla petizione “Salvamos Orolìo, salvamos sos nuraghes”, ma il Governo tace sull'appello del Comune. Si spera nell'otto per mille.
Un'immagine-simbolo per il marketing commerciale o la propaganda politica? Ecco i nuraghi di Silanus maestosi testimoni di una storia millenaria, anche se pericolanti. Proprio la torre nuragica di Santa Sabina è stata infatti adottata come simbolo nella home page della sezione recentemente aperta in Sardegna dalla Lega di Bossi, mentre l'immagine del monumento di Orolìo ha fatto il giro del mondo nella campagna pubblicitaria di una nota marca di birra.
PUBBLICITÀ GRATUITA Le campagne promozionali indirette però non bastano. Lo sanno benissimo a Silanus dove, pur contenti per il ritorno di immagine, vorrebbero che imprenditori o movimenti politici magari concorressero a finanziare anche i lavori di restauro dei monumenti. Nel centro del Marghine, infatti, da tempo è attiva l'associazione, “Salvamos Orolìo, salvamos sos nuraghes”, che ha già raccolto migliaia di firme, attraverso il sito internet “Conchidortos”. Una iniziativa legata proprio alla tutela di Orolìo, il nuraghe tra i più imponenti della Sardegna che rischia di crollare. Le iniziative per salvare il monumento si intensificano e la pressione per far intervenire il ministero dei Beni culturali, grazie ai contributi arrivati via web da tutto il mondo, si fa di giorno in giorno più insistente. Hanno aderito anche il padre dell'archeologia sarda Giovanni Lilliu e tantissime associazioni culturali, ma da Roma ancora nessuno ha risposto anche all'iniziativa dell'amministrazione comunale che, col supporto di un comitato scientifico, da oltre un anno ha inviato al Governo una dettagliata relazione.
LA MOBILITAZIONE “Salvamos Orolìo, salvamos sos nuraghes” (Salviamo Orolìo, salviamo i nuraghi) ha organizzato una serie di iniziative, proprio sulle tracce dell'identità, della cultura e la storia della Sardegna, per sensibilizzare la gente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico. Oltre all'appello al Ministero, questa campagna ha prodotto anche l'inserimento del progetto di messa in sicurezza in un bando per l'utilizzo dell'otto per mille quindi per il recupero dei monumenti archeologici importanti. Il nuraghe di Orolìo ha tutte le qualità per essere classificato un grande monumento, almeno secondo gli esperti e la stessa Soprintendenza.
L'APPELLO «Sicuramente - dice il sindaco di Silanus Luigi Morittu - l'utilizzo delle immagini-simbolo della Sardegna, per scopi politici o commerciali, non potrà salvare i monumenti dal crollo, ma potrebbe diventare un ulteriore strumento di pressione, affinché quel patrimonio inestimabile venga ulteriormente valorizzato e, soprattutto, nel contingente far intervenire il Governo per l'urgente tutela».
FRANCESCO OGGIANU